Sto leggendo l’ecologia della libertà edito da eleuthera,premettendo che sono arrivato al quinto capitolo su dodici,sono rimasto affascinato da cio che lui definisce come”socetà organica”con alla base un rapporto di dare-avere con la natura senza gerarchie theo/omoimposte ,una natura benigna in cui si vive in armonia.personalmente sono molto distante dalla visione di Zerzan di tornare tutti a vivere come facevano i nostri antenati comprese caverne,pietre focaie e tutto quello che gli va dietro,ma il discorso di bookchin sulle comunità preletterate, sulla loro gestione della socetà(anche se con tutte le sue contraddizioni) è molto affascinante.
C’è qualcuno che lo ha letto?
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