Strano come a 200 anni dalla nascita e 138 dalla morte di bakunin il suo pensiero sia ancora cosi attuale,vivo,potente!!!
Parafrasando il titolo di un libro di Nico Berti,era”un’idea esagerata di libertà”quella che Bakunin aveva in mente. Un’ idea sincretica dove la libertà vive di ugualianza e l’uguaglianza di libertà.Inscindibili, perchè mentre l’una è la struttura, l’altra è l’assieme di giunzioni che le permettono di rimanere in piedi, ed ogniqualvolta viene a mancare una giunzione la struttura diventa più debole,ogniqualvolta un uomo perde libertà siamo tutti un pò meno liberi. Prima ho scritto che questa è un’idea potente,e lo è veramente,se no come potreste descrivere un’idea che pone la libertà come principio primo, ma senza porla mai a portata di mano, perchè il suo stesso esistere è a-storico,è li ad illuminarci il cammino come un faro segna quello di una nave .Molti pensano che gia per il fatto che la si ponga nell’irragiungibilità non meriti neanche lo sforzo di provare a raggiungerla, ma questo,scusatemi, è un pensiero proprio della nostra epoca ,epoca che non nasconde la sua pochezza di intenti e di spirito. La libertà non deve essere raggiungibile, perchè solo nel proseguimento tenace verso di essa l’uomo diventa e rimane perfettibile .Solo lavorando per arrivare ad essa si godono i suoi frutti , come dicevamo la libertà è fuori dalla storia ,ma nella storia ci siamo noi, che in suo nome dovremmo cercare di costruire il mondo in cui vogliamo vivere. E’un movimento che va da intra ad extra quello tra la libertà e noi un continuo movimento da fuori a dentro la storia e vice versa.
Sabato 17 ho partecipato ad un incontro e dibattito proprio su Bakunin svoltosi presso L’ATENEO DEGLI IMPERFETTI a Marghera,oltre alla presentazione magistrale fatta dal grandissimo Elis,sono intervenuti Nico Berti con il pensiero politico di B., Lorenzo Pezzica con B.in italia(che tra l’altro è anche il titolo del libro che ha scritto,edito da eleuthera e che vi consiglio di comprare), Pietro Adamo invece sarebbe dovuto intervenire sull’argomento B. e la critica della scienza, ma causa fraintendimenti vari,invece, ha portato una lettura critica di B. coadiuvandosi con due libri di autori (inglesi?!?!)molto critici sulla figura del “padre dell’anarchismo”. L’ultimo intervento,ma solo in ordine cronologico, lo ha fatto Francesco Codello che ha trattato L’istruzione integrale contro la meritocrazia.Tra le mille cose che ne sono venute fuori la cosa che mi ha fatto riflettere di più è come B. ad un certo punto realizzi che , una delle dimensioni fondamentali su cui si basa la struttura della libertà è la relazione che c’è tra lei e la necessità.Il buon Nico Berti scrive nell’introduzione a” La libertà degli ugual”i:-Il rapporto necessità-libertà è prima di tutto un rapporto generale presente in ogni dimensione socio-storica particolare.Precisamente,esso sancisce il livello reale e dunque possibile, della libertà proprio partendo dalla necessità.In questo senso la libertà assume la sua valenza attiva identificandosi inevitabilmente con la volontà.:-Quindi ogni nostro comportamento ,ogni nostra azione deve essere guidata dalla consapevolezza della necessità,non da fantasmi quali dio,stato,arrivismo,e chi più ne ha più ne metta,perchè avendo la necessità come guida , difficilmente ci possiamo scostare dal terreno della libertà.Difficilmente la fame mi può far commettere azioni che vanno a ledere la libertà altrui!!!si ,potremmo dire che ci può spingere a rubare,a rapinare(anche se su questo bisognerebbe vedere se lo si fa solo per fame o se è per altro),però d’altro canto penso a che cosa può fare una persona per proteggere i milioni che ha in banca, o i quadri di valore che ha in casa,queste persone non esiteranno un secondo ad usarvi come scudi,se possono a farvi incarcerare al posto loro(come certi imprenditori con i loro dipendenti),e provate ad entrargli in casa per portare via uno di quei quadri che non vedono l’ora di sfoggiare davanti a gente come loro,provate!!!probabilmente anzi sicuramente i “signori”tengono un Revolver a portata di mano….perchè non si sa mai….
Finirei con un’altra estrapolazione del”la libertà degli uguali”:- Se il fondamento della soggettività è la libertà intesa come mezzo e come fine, ne consegue la lineare ed incontrovertibile conclusione che la società libera non sarà il risultato di una semplice volontà umana,ma di una VOLONTA’ UMANA LIBERTARIA.
vSocialismo e libertà formano un tutto Mikhail Bakunin 1867
Michail-Aleksandrovic-Bakunin-Confessione
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